Proteggere l’ambiente dai possibili impatti associati ai prodotti fabbricati e consumati è diventato, oggigiorno, una questione di estrema importanza.
Per far fronte a questa esigenza e quindi ridurre l’impatto ambientale sono state sviluppate svariate tecniche.
Uno degli strumenti decisionali più efficienti che sono stati adottati come soluzioni è l’LCA, ovvero il Life Cycle Assessment.
Ma come funziona l’LCA? Quali sono le caratteristiche e le fasi che gli conferiscono validità a livello scientifico? All’interno di questo articolo cercheremo di sviscerare tutti i passaggi e i concetti più importanti che caratterizzano questa metodologia.
[INDICE]
- LCA: le normative di riferimento
- Perché viene impiegato l’LCA come metodo?
- Quali sono le caratteristiche principali di un’analisi LCA?
- Le fasi principali dell’analisi LCA
- Quali sono i principi su cui si fonda un’analisi LCA?
- L’importanza del sistema di prodotto
- Esempio di analisi LCA
- Quali sono le aree di applicazione dell’LCA?
- Quanto costa un’analisi LCA?
LCA: le normative di riferimento
Per quanto riguarda la Life Cycle Assessment ci sono due documenti normativi a cui fare riferimento:
Perché viene impiegato l’LCA come metodo?
L’LCA è un metodo estremamente valido in ottica di progettazione di una strategia sostenibile per la propria organizzazione. Vi sono svariate ragioni per cui questa tecnica viene impiegata, in particolare essa risulta estremamente efficace:
- per migliorare la prestazione ambientale dei prodotti nei diversi stadi del loro ciclo di vita
- per fornire delle informazioni importanti a industrie e organizzazioni che devono fare una pianificazione strategica piuttosto che la riprogettazione dei prodotti o dei processi
- per essere un aiuto nella scelta degli indicatori pertinenti di prestazione ambientale con le relative tecniche di misurazione
- per implementare una strategia di marketing incentrata sulla sostenibilità
Dunque, possiamo osservare come l’LCA tratti gli aspetti ambientali e i potenziali impatti lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dall’acquisizione delle materie prime attraverso la fabbricazione e l’utilizzo, fino al trattamento di fine vita, riciclaggio e smaltimento finale.

Quali sono le caratteristiche principali di un'analisi LCA?
Vi sono diversi aspetti che caratterizzano questa metodologia d’analisi: anzitutto è bene sottolineare che non esiste un unico metodo per condurre l’LCA. Infatti, ogni organizzazione ha la flessibilità necessaria per mettere in pratica l’LCA in conformità alla presente norma internazionale.
Inoltre, si diversifica dalle altre tecniche, in quanto si tratta di un approccio relativo basato su un’unità funzionale, vale a dire sulla prestazione quantificata di un sistema di prodotto da utilizzare come unità di riferimento.
In aggiunta, si può dire che il Life Cycle Assessment non prevede impatti ambientali assoluti.
Le fasi principali dell’analisi LCA
Proseguiamo con il presentare brevemente le quattro fasi che caratterizzano questa tecnica, per poi andarle ad approfondire in un secondo momento.
Fase di definizione obiettivo e del campo applicazione
In questo caso, il campo di applicazione include i limiti del sistema, i quali definiscono quali processi e fasi del ciclo di vita di un prodotto vengono inclusi nello studio.
Mentre, per quanto riguarda il livello di dettaglio dell’LCA, esso dipende dal soggetto e dall’utilizzo previsto dallo studio. Inoltre, la profondità e l’ampiezza possono differire in modo considerevole in funzione dell’obiettivo.
Fase di analisi dell’inventario
Si tratta di fare un inventario dei dati in ingresso e in uscita relativi al sistema da studiare, che viene definito mediante l’acronimo LCI (LIFE CYCLE INVENTORY). Esso rappresenterà, dunque, la raccolta dei dati necessari per raggiungere gli obiettivi dello studio definito.
Fase di valutazione degli impatti
Questa valutazione, definita con il termine LCIA (LIFE CYCLE INVENTORY ASSESSMENT), ha lo scopo di fornire informazioni aggiuntive per contribuire a valutare i risultati dell’LCI del sistema di prodotto, in modo da giungere a una migliore comprensione del loro sigificato ambientale.
Fase di interpretazione
In quest’ultima fase vengono riepilogati e discussi i risultati LCI e LCIA, in base alla definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione. Tali discussioni diventeranno poi la base per conclusioni, raccomandazioni e decisioni.

Quali sono i principi su cui si fonda un’analisi LCA?
I principi su cui si basa l’LCA hanno rilevanza fondamentale e vanno utilizzati come una vera e propria guida:
Prospettiva del ciclo di vita
L’LCA considera l’intero ciclo di vita di un prodotto, quindi dall’estrazione e acquisizione delle materie prime, passando per la fabbricazione e la produzione di materiali ed energia, fino al trattamento di fine vita e allo smaltimento finale.
Attenzione focalizzata all’ambiente
Gli aspetti ambientali e gli impatti di un sistema di prodotto sono i principali aspetti trattati. Eventualmente, possono essere integrati ulteriori strumenti per valutare gli aspetti economici e sociali.
Approccio relativo e unità funzionale
Stiamo parlando di un approccio relativo, strutturato attorno a un’unità funzionale, la quale va a definire quanto studiato. Perciò, anche le analisi successive saranno relative all’unità funzionale e, di conseguenza, anche il profilo LCIA sarà correlato all’unità funzionale.
Approccio iterativo
Vi è un interdipendenza tra i risultati delle diverse fasi dell’analisi LCA, il che conferisce completezza e coerenza allo studio
Trasparenza
Al fine di garantire una corretta interpretazione dei risultati, la trasparenza risulta necessaria per comprendere l’intrinseca complessità dell’LCA.
Completezza
Vengono considerati tutti gli attributi o aspetti dell’ambiente naturale, della salute umana e delle risorse.
Priorità dell’approccio scientifico
Tutte le decisioni prese si basano preferibilmente sulle scienze naturali.
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L'importanza del sistema di prodotto
Una delle caratteristiche più importanti riguarda il fatto che viene modellato il ciclo di vita non di un prodotto, ma di un sistema di prodotto, il quale è caratterizzato essenzialmente dalla sua funzione.
Per meglio comprenderli, i sistemi di prodotto sono divisi al loro interno da processi unitari, composti da:
Flusso in ingresso → Unità di processo → Flusso in uscita.
Questi processi unitari possono avere dei collegamenti interni (a flussi di prodotto intermedi o alla produzione di rifiuti) oppure collegamenti esterni, quindi con altri sistemi di prodotto tramite flussi di prodotto, oppure con l’ambiente attraverso flussi elementari.
Analizziamo ora nel dettaglio le diverse fasi che caratterizzano l’LCA.
1) Definizione obiettivo e campo di applicazione
Quando si va a definire l’obiettivo, è necessario indicarne l’applicazione prevista, le motivazioni per effettuare lo studio, il tipo di target a cui è destinato, se si prevede una divulgazione al pubblico; eventualmente si può valutare di procedere con delle asserzioni comparative, ovvero dei confronti delle prestazioni ambientali di due o più processi/sistemi durante il loro ciclo di vita.
Per quanto riguarda, invece, il campo di applicazione, è importante andare a definire il confine del sistema di prodotto, il quale dovrà essere modellato in modo che gli elementi in ingresso e in uscita ai suoi confini siano dei flussi elementari. Le fasi del ciclo di vita da tenere presente per la definizione dei sistemi possono essere, ad esempio, l’acquisizione di materie prime, la distribuzione/trasporto, l’uso e manutenzione dei prodotti etc.
2) Analisi dell’inventario (LCI)
Una volta raccolti i dati, possiamo classificarli in tre macrocategorie:
- elementi in ingresso dell’energia, materie prime in ingresso, materiali ausiliari o altre entità fisiche.
- prodotti, co-prodotti e rifiuti
- emissioni in aria e scarichi nell’acqua e nel suolo
Successivamente, si passerà al calcolo di questi dati, che dovrà tenere conto dei diversi combustibili e delle sorgenti di elettricità utilizzate, dell’efficienza di conversione e di distribuzione dei flussi di energia, come pure degli elementi in entrata e in uscita connessi con la generazione e l’utilizzo di tali flussi.
3) Valutazione dell’impatto del ciclo di vita (LCIA)
In questa fase, vi sono tre elementi da considerare obbligatoriamente:
- la selezione delle categorie di impatto, degli indicatori di categoria e dei modelli di caratterizzazione.
- l’assegnazione dei risultati dell’LCI
- il calcolo dei risultati di indicatore di categoria
Tuttavia, vi sono dei limiti per quanto riguarda l’LCIA, ossia vengono trattati unicamente i problemi ambientali specificati nell’obiettivo e nel campo di applicazione. Di conseguenza, l’LCIA non può considerarsi una valutazione completa di tutti i problemi ambientali del sistema di prodotto allo studio.
Inoltre, non sempre può dimostrare differenze significative tra le categorie di impatto e i risultati dell’indicatore correlato ai sistemi di prodotto alternativi.
4) Interpretazione del ciclo di vita
Nell’ultima fase avviene la ricombinazione dei risultati ottenuti nell’analisi d’inventario e nella valutazione di impatto. Perciò, l’interpretazione dovrebbe fornire risultati coerenti con l’obiettivo e il campo di applicazione precedentemente definiti.
Infine, essa prenderà la forma di conclusioni o raccomandazioni indirizzate a coloro che avranno poi un ruolo decisionale.

Esempio di analisi LCA
Ipotizziamo di voler effettuare l’analisi LCA prendendo in considerazione due tipi di sacchetti per la spesa:
a) sacchetti di plastica monouso
b) sacchetti di stoffa riutilizzabili
Fase 1: Definizione degli obiettivi e i campi di applicazione
In questo caso l’obiettivo è confrontare l’impatto ambientale dei sacchetti di plastica rispetto a quelli di stoffa nel loro ciclo di vita. Mentre, per quanto riguarda il campo di applicazione, consideriamo tutte le fasi del ciclo di vita, dalla produzione all’uso, fino al fine vita. Infine, stabiliamo l’unità funzionale, ad esempio il riutilizzo del sacchetto per un certo numero di volte (ad esempio 100 utilizzi).
Fase 2: Analisi dell’Inventario
Questa fase si concentra sulla raccolta e l’analisi dei dati relativi all’uso delle risorse e alle emissioni in ogni fase del ciclo di vita, quindi:
- estrazione delle materie prime
- produzione
- distribuzione
- utilizzo
- fine vita
Fase 3: Valutazione degli Impatti ambientali
Dati alla mano è tempo di passare alla valutazione degli impatti, andando quindi ad analizzare gli effetti ambientali dei dati raccolti. Procediamo suddividendo gli impatti in diverse categorie:
- emissioni di gas serra
- consumo di risorse
- inquinamento.
Fase 4: Analisi dei risultati e considerazioni finali
Infine, nella quarta e ultima fase, si passa all’analisi complessiva dei dati raccolti attraverso la redazione di Reportistica dettagliata comprensiva delle raccomandazioni emerse in seguito all’analisi.
Nel nostro esempio di LCA (sacchetti di plastica monouso Vs sacchetti di stoffa riutilizzabili), si potrebbe concludere che, sebbene i sacchetti di stoffa abbiano un impatto maggiore nella fase di produzione, il loro utilizzo ripetuto riduce notevolmente il loro impatto ambientale complessivo.
Mentre come raccomandazioni finali si potrebbe promuovere l’uso di sacchetti di stoffa riutilizzabili per ridurre l’inquinamento causato dal monouso, mentre le limitazioni in questo caso, riguarderebbero la possibile incertezza nei dati e le assunzioni fatte durante lo studio.
Alla luce di tutto ciò, rimane buona prassi un riesame critico, al fine di controllare che lo studio LCA soddisfi i requisiti per ciò che riguarda la metodologia, i dati, l’interpretazione e la comunicazione.
Quali sono le aree di applicazione dell’LCA?
Vi sono molteplici applicazioni dell’analisi LCA inerenti al campo dei sistemi e degli strumenti di gestione ambientale. Esse possono comprendere:
- sistemi di gestione ambientale e la valutazione della prestazione ambientale (ISO 14001, ISO 14004, ISO 14031, ISO/TR 14032)
- etichette e dichiarazioni ambientali (ISO 14020, ISO 14021, ISO 14025)
- progettazione per l’ambiente (ISO/TR 14062)
- inclusione degli aspetti ambientali nelle norme di prodotto (Guida ISO64)
- comunicazione ambientale (ISO 14063)
- quantificazione, monitoraggio e redazione di rapporti di entità ed emissioni e rimozione di progetti, nonché la validazione, la verifica e la certificazione delle emissioni di gas a effetto serra (ISO 14064).
Quanto costa un’analisi LCA?
Determinare il costo di un’analisi LCA non è semplice, in quanto vi sono molteplici variabili da tenere in considerazione:
- la complessità del prodotto da trattare
- la qualità e la disponibilità dei dati
- i tempi di realizzazione
- le esigenze di ogni singolo cliente
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Dunque, abbiamo visto come l’LCA sia un potente strumento decisionale basato su dati scientifici. In particolare, l’analisi LCA risulta vantaggiosa se impiegata in una progettazione di Eco design, in quanto permette di calcolare ed evitare l’emissione di energie non necessarie a monte.
Inoltre, utilizzare una comunicazione efficace per divulgare i risultati è un aspetto di estrema rilevanza: essi, infatti, dovrebbero essere presentati in modo facilmente comprensibile, completo e coerente. Di conseguenza, la comunicazione si adeguerà al tipo di pubblico previsto, in ottica di massima trasparenza.
In conclusione, è bene ricordare che l’LCA è una metodologia che può essere applicata per diversi studi e differenti etichette ambientali.
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