La SBTi (Science Based Target initiative) è una partnership tra UNGC (UN Global Compact), WRI (World Resource Institute), CDP (Carbon Disclosure Project) e WWF, che supporta le aziende nella definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) in linea con la scienza del clima e gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, mirando a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C o ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. In questo articolo, vogliamo fornire una guida completa per capire meglio di cosa si tratta e quali sono i vantaggi per chi vi aderisce.
Caratteristiche dei Science Based Target
- Riduzioni rapide e significative: gli obiettivi devono essere allineati al contenimento del riscaldamento globale entro +1,5°C al 2100, richiedendo una riduzione delle emissioni globali di Co2 del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e il raggiungimento di emissioni net zero intorno al 2050 (come indicato dall’IPCC)
- Riduzione delle emissioni e non offset: l’SBTi si concentra sulla riduzione diretta delle emissioni climalteranti nel tempo. L’utilizzo di “offsets” (rimozione di gas serra o progetti al di fuori della catena del valore) non è considerato ai fini del raggiungimento degli obiettivi di riduzione, sebbene siano incoraggiati come contributo aggiuntivo
- Emissioni “indirette” comprese nei target (Scope 3): i target devono includere le emissioni di Scope 1 e 2 (attività dirette dell’azienda). Inoltre, se le emissioni di Scope 3 (catena del valore upstream e downstream) costituiscono più del 40% delle emissioni totali, devono essere incluse negli obiettivi SBTi, spingendo le aziende a decarbonizzare l’intera filiera.
Scopo
L’iniziativa mira a guidare le aziende verso una decarbonizzazione strutturata e significativa, riconoscendo il ruolo centrale del settore privato, responsabile della maggior parte delle emissioni globali e supportando la definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni.
L’SBTi convalida tali obiettivi aziendali, assicurando che siano scientificamente fondati e in linea con le ultime indicazioni scientifiche (IPCC).
Processo di adesione e definizione degli SBTi
Il processo standard per le grandi aziende prevede diverse fasi:
1) Commit
L’azienda invia una lettera d’impegno all’SBTi, dichiarando la volontà di fissare degli obiettivi di riduzione delle emissioni basate sulla scienza
2) Develop
Viene calcolato l’inventario delle emissioni (Scope 1, 2 e 3 secondo il GHG Protocol) e definizione dei target di riduzione. SBTi offre approcci basati sulla “contrazione assoluta” (riduzione totale delle emissioni) o su “metriche di intensità” (riduzione per unità di output).
3) Submit
Sottomissione dei target all’SBTi per la validazione ufficiale (entro 24 mesi dalla lettera d’impegno).
4) Communicate
Pubblicazione degli obiettivi approvati (entro due anni dalla firma dell’impegno).
5) Disclosure
Dichiarazione pubblica annuale delle emissioni e dei progressi verso i target. Per le piccole e medie imprese è previsto un procedimento semplificato.

Processo di adesione e definizione degli SBTi per le PMI
Per le PMI, il processo di adesione e definizione degli SBTi è semplificato rispetto alle grandi aziende.
1) Commit
Le PMI inviano una lettera d’impegno, come le grandi aziende, ma con un processo più snello.
2) Develop
A differenza delle grandi aziende, le PMI non devono calcolare dettagliatamente tutte le emissioni Scope 3. Possono invece adottare target predefiniti standardizzati per la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2.
3) Submit
Invece di un’analisi dettagliata e una revisione lunga, le PMI sottopongono i loro target con un processo di validazione semplificato e più veloce.
4) Communicate
Una volta approvati, i target vengono pubblicati, come per le grandi aziende.
5) Disclosure
Le PMI devono comunque rendicontare annualmente i loro progressi, ma con requisiti meno complessi rispetto alle grandi aziende.
Dunque, il processo risulta essere meno oneroso, con meno requisiti di calcolo e un processo di approvazione più rapido, permettendo loro di aderire agli SBT con risorse più limitate.
Il Net Zero Standard - aggiornamento marzo 2024
L’iniziativa SBTi ha introdotto il Net Zero Standard per aiutare le aziende a definire obiettivi di decarbonizzazione credibili e allineati alla scienza climatica. Questo standard, diffuso nell’ottobre 2021 (e aggiornato nel 2024), definisce target di lungo termine (non oltre il 2050, o 2040 per il settore energetico) coerenti con l’obiettivo di 1,5°C per tutti gli scope (1,2 e 3), i quali mirano a raggiungere le emissioni globali net zero a metà secolo. Ad oggi è il riferimento globale per tracciare percorsi concreti verso l’azzeramento delle emissioni nette.
Richiede riduzioni ambiziose a breve termine (dimezzamento delle emissioni entro il 2030) e a lungo termine (riduzione dell’80-100% delle emissioni assolute di partenza entro il 2050, con un minimo dell’80% per settori “hard to abate” come agricoltura e silvicoltura).
Inoltre, enfatizza la necessità di neutralizzare le emissioni residue (0-20% a seconda del settore) tramite tecniche di rimozione permanente del carbonio dall’atmosfera una volta raggiunto l’obiettivo a lungo termine. Incoraggia anche le aziende ad agire “oltre la catena del valore” (Beyond Value Chain Mitigation – BVCM) investendo in progetti di tutela del clima, pur ribadendo che ciò non sostituisce le riduzioni interne.
Un’azienda è considerata “net-zero” solo quando ha raggiunto l’obiettivo di riduzione a lungo termine (circa il 90% di riduzione) e ha neutralizzato le emissioni residue.
Per saperne di più
Vantaggi dell'adesione alla SBTi
- Miglioramento della reputazione aziendale e della credibilità sul mercato
- Posizionamento come leader nel proprio settore, dimostrando una visione lungimirante verso la sostenibilità
- Anticipazione delle tendenze di mercato e delle future normative ambientali, riducendo i rischi e mantenendo la competitività
- Rafforzamento della posizione competitiva nel passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio
- Risultati di riduzione delle emissioni in linea o superiori alle previsioni dell’Accordo di Parigi
Importanza del Net Zero Standard
Esso colma il divario tra gli impegni presi a livello globale e le riduzioni necessarie per limitare il riscaldamento a 1,5°C, fornendo una base scientifica per obiettivi attendibili. Fornisce una soluzione per certificare gli obiettivi net-zero delle aziende, superando la mancanza di comparabilità e coerenza tra le dichiarazioni.
Le aziende che adottano questo standard devono fissare obiettivi sia a breve che a lungo termine che coprano tutte le emissioni (Scope 1, 2 e 3).
Conclusioni
La Science Based Target Initiative rappresenta un quadro fondamentale e scientificamente rigoroso per guidare le aziende nella definizione e validazione di obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con gli accordi climatici globali. L’introduzione e l’aggiornamento del Net Zero Standard sottolineano l’importanza di ambiziosi target a breve e lungo termine, focalizzati sulla riduzione diretta delle emissioni e sulla neutralizzazione delle emissioni residue.
L’adesione alla SBTi non solo contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico, ma offre anche significativi vantaggi competitivi e reputazionali per le aziende. La crescente adozione a livello globale e in Italia evidenzia il ruolo sempre più centrale della SBTi nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
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