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La biodiversità del suolo ha un ruolo cruciale per la salute del pianeta, la produzione alimentare e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Contrariamente alla percezione comune, il suolo ospita la maggior parte delle specie viventi sulla Terra, in particolare funghi e piante ne rappresentano la percentuale maggiore.

Nonostante la sua importanza fondamentale, la biodiversità del suolo è gravemente minacciata dalle attività umane, in particolare dall’agricoltura intensiva, la quale fa ampio uso di fertilizzanti chimici e pesticidi. In risposta a questa sfida, pratiche agricole sostenibili e ammendanti organici come il vermicompost e il biochar emergono come soluzioni promettenti per migliorare la qualità del suolo, aumentare la produttività delle colture e contribuire al sequestro del carbonio.

Il suolo come hotspot di biodiversità

Il suolo è l’habitat più ricco di specie sulla Terra, superando di gran lunga altri ecosistemi spesso considerati “hotspot“, come le barriere coralline o le foreste pluviali. Infatti, si stima che due terzi di tutte le specie conosciute vivano proprio nel suolo, un calcolo notevolmente superiore alle valutazioni precedenti.

Questa biodiversità include una vasta gamma di forme di vita, le quali spaziano dai geni – ovvero le unità ereditarie alla base delle caratteristiche degli organismi – alle singole specie animali e vegetali, fino ad arrivare a sistemi più ampi e articolati, come le comunità ecologiche, all’interno delle quali numerose specie interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante attraverso modalità più complesse.

Il ruolo fondamentale della biodiversità del suolo

La biodiversità del suolo è essenziale per una vasta gamma di servizi ecosistemici vitali.

  • produzione alimentare: supporta la crescita di colture sane e nutrienti, fornendo il 95% del cibo che consumiamo
  • ciclo di nutrienti: i microorganismi trasformano la materia organica e inorganica in forme disponibili per le piante
  • purificazione dell’acqua: i suoli sani contribuiscono a filtrare e purificare l’acqua
  • regolazione dei gas serra e del clima: il suolo agisce come un importante pozzo di carbonio, grazie al sequestro operato dai microorganismi
  • protezione della salute umana: alcuni batteri e funghi del suolo sono utilizzati nella produzione alimentare e le piante coltivate in suoli sani possono produrre sostanze chimiche benefiche per il nostro sistema immunitario
  • controllo dei parassiti e delle malattie: la diversità microbica può aiutare a sopprimere organismi patogeni per le piante

Minacce alla biodiversità del suolo

Tuttavia, a causa delle attività umane, la biodiversità del suolo è in diminuzione. Vi sono diverse cause che spiegano il motivo di tale diminuzione.

Una prima causa è rappresentata dall’eccessivo consumo di suolo e l’urbanizzazione: infatti, la copertura del terreno con cemento e asfalto impedisce agli organismi del suolo di sopravvivere e altera gli equilibri naturali.

Un’ulteriore causa può essere riscontrata nell’agricoltura intensiva, in particolare nell’uso eccessivo di fertilizzanti chimici e pesticidi, i quali modificano la composizione chimica del terreno; tale modificazione risulta letale per molti microorganismi che contribuiscono a mantenere la biodiversità del suolo.

L’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha approfondito l’argomento confrontando i diversi dati su scala globale ed evidenziando come le azioni dell’uomo siano la principale causa di perdita di biodiversità e di come esse influenzino, oltretutto, i cambiamenti climatici in corso.

Il Vermicompost come soluzione sostenibile

Una delle possibili risposte alla perdita di biodiversità e un conseguente impoverimento del suolo è rappresentata dal vermicompost, un fertilizzante organico ottenuto dalla degradazione di rifiuti organici tramite lombrichi e microorganismi.

Ma perchè il vermicompost è una risorsa preziosa per migliorare la fertilità del suolo e la resa delle colture?

Un recente studio di Scientia Horticulturae pubblicato nell’ottobre 2024 ha affermato come il vermicompost:

  • migliori la struttura del suolo
  • aumenti l’attività microbica
  • incrementi la ritenzione idrica
  • accresca la disponibilità di nutrienti essenziali

A differenza dei fertilizzanti inorganici, il vermicompost offre nutrienti (come azoto, fosforo, potassio e micronutrienti) in forma più biodisponibile, cioè in una forma più facilmente assorbibile dalle piante; per questo motivo esso contribuisce in maniera più efficace alla costruzione di un suolo più resiliente, produttivo e sostenibile.

Il ruolo del Biochar

Il biochar è un carbone vegetale prodotto attraverso pirolisi, un processo di decomposizione termica della biomassa che avviene in assenza di ossigeno. Questo trattamento impedisce la combustione e consente di ottenere un materiale ricco di carbonio stabile e poroso.

Il suo impiego in agricoltura e nella gestione ambientale offre numerosi vantaggi: innanzitutto, migliora la fertilità del suolo aumentando la disponibilità di nutrienti per le piante. La sua struttura porosa favorisce, inoltre, la ritenzione idrica, contribuendo a mantenere l’umidità del terreno e migliorando l’aerazione nonché la struttura fisica del suolo. Inoltre, agevola la crescita delle radici.

Dal punto di vista ambientale, il biochar gioca un ruolo importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici, poiché sequestra carbonio che può rimanere stabile nel terreno per centinaia o migliaia di anni. Inoltre, crea un ambiente favorevole per lo sviluppo di microorganismi benefici, essenziali per l’equilibrio del suolo. Un ulteriore beneficio è rappresentato dalla sua capacità di assorbire metalli pesanti e altri inquinanti, risultando così utile anche per la bonifica dei terreni contaminati.

 

Il nostro impegno per preservare la biodiversità del suolo

Attraverso il progetto Circular4Umus abbiamo deciso di concretizzare il nostro impegno per preservare la biodiversità del suolo.

Il progetto affronta, per l’appunto, la sfida dell’erosione e della perdita della qualità del suolo coinvolgendo tutta la comunità per migliorare la resilienza e rigenerare naturalmente il terreno. Infatti, sia il vermicompostaggio che il biochar permettono di rigenerare naturalmente il suolo e aumentare la produttività agricola, contribuendo quindi alla tutela ambientale e alla qualità delle risorse idriche locali.

La biodiversità del suolo è una risorsa inestimabile, fondamentale per la produzione alimentare, la regolazione climatica, la purificazione dell’acqua e la salute umana. Come abbiamo visto, il suolo è un vero e proprio “hotspot” di vita, ospitando la stragrande maggioranza delle specie viventi del nostro pianeta. Tuttavia, l’agricoltura intensiva e l’eccessivo consumo di suolo, rappresentano minacce concrete a questo delicato equilibrio, compromettendo la fertilità e la resilienza dei nostri ecosistemi.

È in questo contesto che emergono soluzioni innovative e sostenibili come il vermicompostaggio e l’uso del biochar. Il vermicompost, prodotto dall’attività dei lombrichi, arricchisce il suolo di nutrienti biodisponibili, migliorandone la struttura e l’attività microbica. Il biochar, carbone vegetale stabile e poroso, non solo aumenta la fertilità del terreno e la ritenzione idrica, ma svolge anche un ruolo cruciale nel sequestro del carbonio, contribuendo attivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Progetti come Circular4Umus dimostrano come l’impegno concreto verso queste pratiche possa tradursi in una rigenerazione naturale del suolo e in aumento della produttività agricola, a beneficio della tutela ambientale e della qualità delle risorse idriche locali. Preservare la biodiversità del suolo non è solo una questione ecologica, ma un investimento essenziale per la sicurezza alimentare e la salute del nostro pianeta. Adottare e promuovere queste soluzioni significa costruire un futuro in cui i nostri suoli siano vivi, fertili e resilienti, capaci di sostenere le generazioni presenti e future.

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